La Vernaccia di San Gimignano


Questi, e mostrò col dito, è Bonagiunta,
Bonagiunta da Lucca: e quella faccia
di là da lui più che l'altra trapunta
ebbe la Santa Chiesa in le sue braccia:
dal Torso fu, e purga per digiuno
l'anguille di Bolsena e la Vernaccia.

Dante Alighieri Purg. XXIV 19-24

Dante nella sua Divina Commedia, aggirandosi tra i Golosi del Purgatorio, incontra Papa Martino IV, reo di essere stato vinto troppo spesso dalla voglia di Vernaccia. L'origine del nome

Vernaccia

è incerto, forse prende il nome dal latino vernaculum (del posto) oppure esistono altre ipotesi che farebbero discendere il nome da verno, gelido.

L'inizio della produzione viene collocato intorno al 1200 per mano di un certo Vieri de' Bardi e dei suoi figli. Il primo documento ufficiale risale invece al 1276 e si tratta degli ordinamenti della gabella del comune di San Gimignano che dimostrano come il commercio di questo vino fosse già fiorente e redditizio: tre soldi per ogni somma di Vernaccia portata fuori dal comune. Alla fine del XIII secolo la Vernaccia era già un vino di pregio presente sulla tavola dei Nobili dell'epoca.

.... È una perfetta bevanda da signori et è gran peccato che questo luogo non ne faccia assai. (Della natura dei vini e dei viaggi di Paolo III)

La Vernaccia di San Gimignano è prodotto infatti in una ristretta zona della Toscana tra Siena, Pisa e Firenze, San Gimignano appunto. È stato il primo vino italiano a ricevere il marchio DOC nel 1966 e nel 1993 la DOCG.

 

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